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Chiacchiere d'oltreconfine con Eraldo Affinati

Avere dei confini non vuol dire innalzare muri e allontanare il diverso, significa conoscere le proprie radici, da dove veniamo e dove vogliamo andare, e condividere questa conoscenza, non tesaurizzarla.

Abbiamo incontrato Eraldo Affinati, scrittore e insegnante italiano, ma anche educatore presso la città dei ragazzi e promotore dell’integrazione attraverso l’insegnamento ai migranti della lingua italiana, convinto dell’importanza comunitaria delle parole.

L’incontro con lo scrittore romano, uno dei protagonisti della quarta edizione del progetto di rigenerazione urbana “Amabili Confini”, ha fatto emergere numerose riflessioni su temi scottanti e attuali quali l’educazione, l’inclusione, o la cultura in contrapposizione all'erudizione. E Affinati è tutt'altro che un uomo erudito, un uomo colto ma anche vicino ai ragazzi.

 

Elena Lionetti e Federica Debernardis